lunedì 10 settembre 2007

Luna nuova

Forti e limpidi, i richiami dei muezzin alla preghiera risuonano più a lungo in queste ore di vigilia di Ramadan. Gli esperti non si sono ancora pronunciati definitivamente sul dove e quando: è probabile che anche quest’anno il mese sacro dell’Islam, da dedicare alla purificazione di anima e corpo, arriverà all’improvviso, quasi di sottecchi.
Tutti lo aspettano: c’è chi vorrebbe affidarsi alla luna nuova saudita, perché là tutto ha avuto inizio e si rinnova. Per altri, i paesi che condividono almeno in parte la notte dovrebbero iniziare il digiuno insieme. Altri ancora fanno riferimento alla propria luna ‘nazionale’.
Nel Nord America, la nuova luna sorgerà domani sera, ma non sarà visibile prima di 24 ore. In Arabia Saudita illuminerà il cielo mercoledì.

Una sola certezza: nei paesi a maggioranza musulmana, il Ramadan travolgerà i ritmi quotidiani di credenti e non, invertendo il sonno e la veglia.

Il giorno avrà gli occhi socchiusi degli studenti a scuola, dei bauab (i portinai) addormentati sull’ultimo gradino delle case, dei vigili urbani, in piedi in mezzo al traffico solo per miracolo.

La notte terrà gli occhi spalancati sulle tavole imbandite dell’iftar, il pasto che pone fine al digiuno in corrispondenza del tramonto, e del sohour, poco prima del sorgere del sole.

Nel cuore della giornata, sporadici segni di attività lavorativa saranno avvistabili solo dalle 11 alle 15. Poi, nastri infiniti di automobili riporteranno a casa milioni di persone giusto in tempo per rompere il digiuno in famiglia. Almeno nei primi giorni di Ramadan. Poi, sarà la volta delle case degli amici e infine dei ristoranti.

Ma la notte nessuno si sognerà di dormire. Troppo da dire, commentare, vedere, comprare.

E così, al Cairo le giovani coppie di fidanzati compreranno le fedi matrimoniali alle 4 di mattina, nella gioielleria di fiducia di Zamalek.
Il Carrefour di Maadi sarà preso d’assalto fino all’alba, così come i negozi di elettrodomestici di Attaba.

Per un mese, i disperati senza quartiere si appisoleranno con il ventre sazio e le mandibole rilassate. Perché qualcuno più ricco e grasso avrà organizzato per loro lunghe tavolate misericordiose, cariche di pane, zuppa e carne.

Notte dopo notte, per far tacere la coscienza e acquistare un pezzo di paradiso.

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