martedì 17 novembre 2009

Il cantore di Palestina

"Quando ero bambino, dopo la Naqba, non c'erano libri. Ne avevamo uno ogni cinque, a scuola. Il mio sogno era averne uno tutto per me. Forse per questo ho iniziato a scrivere".

Amore

Nell'estremo meridione
Un uomo e una donna
E all'orizzonte si estende sguainata
Una selva di occhi di fucili
E discorsi incompiuti sul suolo della patria
Su strade che li rubano quando il mare si diffonde nella memoria
Un uomo spara adesso i giorni
Accarezza il suo mitra
Una donna cerca adesso un mazzo di legna
E una rosa che i proiettili hanno lasciato tra la cenere
Sale adesso
Fino a toccare il silenzio dello spazio
Troneggiante negli occhi di lui
E gli affida il suo segreto
E quando maturano i fiori del caffè
- Avremo un fiore
Avremo - ahi - un bel cucciolo
Guarda verso il confine
- Avremo una terra.
Un uomo e una donna
Ridono
E l'erba apre un sentiero al loro passaggio
E quando il sole splende
A loro per primi si inchina.

Ibrahim Nasrallah legge i suoi versi, i versi di una vita, e incanta l'uditorio: ci sono membri della comunità palestinese di Milano, spettatori non arabi appassionati della sua vasta produzione letteraria o semplici curiosi.

'Versi', a cura di Wasim Dahmash per Edizioni Q

mercoledì 11 novembre 2009

Lilith è tornata!

Lilith è tornata, più forte e libera che mai, consapevole di quanto ci sia ancora bisogno di lei. Affascinante figura di origine mesopotamica, secondo un mito sumero Lilith fu la prima donna di Adamo, a cui lei non voleva essere sottomessa. Disobbediente, lo abbandonò nel paradiso terrestre e se ne andò. Dio allora creò Eva dalla costola di Adamo, perché non seguisse le sue orme. Per questo Lilith divenne nell'immaginario ebraico un demone, emblema di adulterio e lussuria.

Ed è a questa immagine femminile, antecedente al peccato originale, che Joumana Haddad dedica la sua raccolta integrale di poesie, 'Il ritorno di Lilith'
Perché le donne, arabe e non, devono ancora guadagnare a pieno la propria libertà.
Parola della poliedrica autrice libanese, abituata a infrangere tabù.

Sicura e affascinante, Joumana utilizza la scrittura - "Scrivo perché non ne posso fare a meno" - per conquistare alla parola nuovi mondi: ne è un esempio il suo trimestrale, 'Al Jasad' (Il Corpo), dedicato al corpo in tutte le sue manifestazioni: letteratura, arte, poesia. Coraggioso esperimento giornalistico che ha da poco compiuto un anno..e promette spumeggianti sviluppi.

Dice Joumana, nel suo italiano danzante: "La donna è complice nel complotto verso il proprio sesso". Solo Lilith sa essere fino in fondo alleata di se stessa e complice del proprio uomo. Peccato che Adamo non l'abbia capito.

http://www.donnamoderna.com/sesso/Eros-psiche/foto/intervista-a-joumana-haddad-la-scrittrice-araba-che-infrange-i-tabu-197081.html#titolo