lunedì 12 maggio 2008

Mugamma dantesca

Mugamma di infinite sorprese e pazienza biblica. Fra cumuli di carte impolverate, timbri, fotocopie, fototessera, scale percorse in salita e discesa infinite volte, impiegati stanchi e appesantiti, ma tronfi di potere.

E danze di té e limonata per ingannare il tempo, mentre l'ennesimo visto è ricamato a mano da venti sartine del Fayoum. E c'è chi ottimizza pelando le patate, allattando il neonato, giocando a taula con i compagni di coda.

Il formicaio della burocrazia egiziana è così. Tutti i giorni tranne quello del signore, quando le poltrone restano vuote, gli archivi tirano un sospiro di sollievo, le scale riposano leggere.

Un parallelepipedo di cemento grigio che tutto fagocita e risputa, ore dopo, un po' più vecchio e spento. Ma quando il magico stemma faraonico è finalmente deposto, via di corsa dall'inferno burocratico, fino alla prossima via crucis...