giovedì 1 aprile 2010

Ulema uniti contro il terrorismo

Una dura condanna del terrorismo e un invito accorato, rivolto ai terroristi, affinché abbandonino qualsiasi forma di violenza. E' quanto concordato, oggi nella città santa di Medina, in Arabia Saudita, da 24 studiosi islamici provenienti da 12 paesi.

Gli ulema (letteralmente, uomini di scienza, esperti di religione) hanno ribadito la loro condanna "di tutti gli atti di terrorismo, ovunque avvengano e chiunque li commetta" e hanno deplorato "la morte di innocenti" che ne deriva. Fra di loro anche 5 studiosi russi.

In un comunicato che porta evidenti tracce di quanto accaduto solodue giorni fa nella metropolitana moscovita, probabilmente per mano di terroristi ceceni, l'appello degli ulema ai "giovani musulmani" nel mondo, perché seguano "un islàm moderato e tollerante" e non aderiscano a false interpretazioni della questione del jihad.

Tra i firmatari del documento i Gran muftì di Egitto, Siria, Libano e Bosnia e il capo del Consiglio dei muftì russi. Alla conferenza partecipano anche studiosi da Europa, India e Stati Uniti. Nei giorni scorsi, nel corso di una conferenza nella città turca di Mardin, altri autorevoli studiosi islamici hanno stabilito che la cosiddetta fatwa di Mardin, emanata dal teologo Ibn Taymiyyah ai tempi dell'invasione mongola del Duecento, non può essere usata per giustificare la guerra santa, come fanno spesso le organizzazioni del terrore.

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