lunedì 12 aprile 2010

La crisi dell'hashish

'Insieme contro la crisi dell'hashish' è un nuovo gruppo nato su Facebook per far fronte ad una vera e propria emergenza sociale in Egitto, secondo alcuni frutto di un complotto: la carenza di hashish. Dove è finito? è la domanda più frequente nei caffé del paese da alcune settimane a questa parte.

Le opinioni si sprecano: si tratterebbe, secondo alcuni commentatori, di un tentativo - di dubbia efficacia - da parte delle autorità di affrontare corruzione e uso di stupefacenti in vista delle prossime elezioni legislative e presidenziali. Insomma, un segnale della volontà della classe politica di fare pulizia.

Francamente non se ne comprende la ragione, data la trasversalità dell'uso delle droghe leggere fra le classi sociali (e anche alle forze di polizia) egiziane. E poi, se agli egiziani si toglie pure l'hashish, che gli rimane? Potrebbe sembrare una battuta di dubbio gusto, ma senza remore ne discutono in tv, via internet e sulla stampa (indipendente) fior fiore di analisti.

Dopo quasi trent'anni di dittatura militare, in pieno boom demografico e penetrazione dell'Islam wahhabita, con una crisi economica che ha letteralmente tolto il pane di bocca a più della metà del paese, ci si interroga su come sradicare l'uso delle droghe leggere?

Ora si temono agitazioni, soprattutto ad opera dei più giovani: e se la scomparsa dell'hashish facesse esplodere il dolente popolo erede dei Faraoni?

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