lunedì 29 ottobre 2012

La stella del deserto


Al Cairo non si dorme mai. E non soltanto perché effettivamente attività commerciali e punti di ritrovo rimangono aperti per gran parte della notte. A non mancare – rivela una classifica di NDJ World – è l'elettricità. Come dire, intorno è tutto deserto, ma quella distesa di cubi di cemento a cavallo del fiume Nilo è sempre on, come una stella. 
Non solo, è proprio la più luminosa delle prime grandi metropoli mondiali.

Una notizia che di questi tempi fa sospirare gli egiziani, visto che si profila all'orizzonte un piano regolatore sul consumo di energia elettrica che sforbicerà senza pietà gli sprechi. La dissestata economia del Paese nord-africano, infatti, necessita di interventi mirati per ripartire e il nuovo corso politico firmato dalla Fratellanza musulmana intende dimostrare di essere all'altezza della sfida.
Dall'estate in poi, inoltre, non si contano i black-out verificatisi in tutto il Paese.

Il progetto allo studio considera la chiusura forzata dei negozi alle 22, per la ristorazione invece si prevedono deroghe. Una tragedia per coloro che lavorano la notte, e sono tanti, per arrotondare un misero stipendio diurno. I detrattori dell'iniziativa governativa puntano il dito anche contro la criminalità in crescita: senza luce, che ne sarà di alcuni quartieri a rischio?

L'alternativa, urlata nei talk-show televisivi, è che un corretto sistema fiscale reperisca le risorse per ammodernare il comparto energetico. E illuminare adeguatamente la vita di 90 milioni di egiziani.

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